La riqualificazione dell’ex Fiera di Roma si configura come uno dei più importanti progetti di rigenerazione urbana della capitale, con un valore complessivo di circa 200 milioni di euro. Il progetto, denominato “La Città della Gioia”, è frutto di un concorso internazionale che ha visto la partecipazione di cinque proposte finaliste. Il masterplan vincente è stato sviluppato da ACPV Architects, in collaborazione con Arup, Asset e P’Arcnouveau.
Superfici e funzionalità
Il complesso ex fieristico copre attualmente un’area di 7,6 ettari, la maggior parte della quale sarà liberata dalla pavimentazione esistente per restituire al territorio circa 39.000 mq di suolo permeabile. Di questi, 27.000 mq saranno dedicati a spazi pubblici, mentre 12.500 mq saranno riservati a spazi privati. Il progetto prevede una predominanza di edifici residenziali, di cui il 20% destinato a housing sociale.
Verde urbano e Sostenibilità
Grande attenzione è posta alla sostenibilità ambientale.
Verranno realizzati ampi spazi verdi e aree pedonali, con due piazze principali, una a nord lungo viale Tor Marancia e l’altra su via dei Georgofili. Questi spazi saranno arricchiti da filari di alberi e aiuole, garantendo una migliore integrazione con il quartiere di Tor Marancia e la via Cristoforo Colombo.
Strutture e servizi: l’Hub della Conoscenza
Il progetto prevede anche la costruzione di un hub della conoscenza destinato ai giovani, che si affiancherà agli spazi per i più piccoli e alle residenze sociali. Inoltre, Roma Tre disporrà di nuovi edifici per i propri servizi all’interno dell’area rigenerata. L’altezza media degli edifici è stata preferita ai grattacieli, per mantenere una coerenza architettonica con lo stile romano.
Fasi e tempistiche
Le demolizioni preliminari potrebbero iniziare entro la fine dell’anno, mentre la posa della prima pietra è prevista per il 2026. Il completamento dell’intero intervento richiederà almeno tre anni dall’avvio dei lavori, con una conclusione attesa entro il 2029.
La vecchia fiera e l’iter
L’ex Fiera ha cessato la sua funzione nel 2007, ma il processo di riqualificazione è stato rallentato da un braccio di ferro legale. La precedente amministrazione guidata da Ignazio Marino aveva previsto un aumento delle cubature, portandole a 67.500 mq, una decisione successivamente contrastata dalla giunta di Virginia Raggi, che ha ridotto la superficie edificabile a 44.360 mq. Questo taglio è stato contestato dalla proprietà dell’epoca, Investimenti Spa, che ha richiesto un risarcimento di 150 milioni di euro.
Il contenzioso si è risolto solo nel 2021, quando l’area è stata acquisita dal fondo Orchidea srl, che ha rilanciato il progetto con un investimento di 200 milioni di euro. A settembre 2023, il masterplan era pronto, segnando una svolta decisiva verso la rigenerazione dell’area. Il sindaco di Roma ha dichiarato che le demolizioni sono imminenti.
Fonte delle foto: Archilovers